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Djokovic-Alcaraz, la finale infinita. Ma è solo il quinto match più lungo al meglio dei tre set-

La finale del Western & Southern Open tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, vinta in rimonta dal fuoriclasse serbo, ha toccato picchi di pathos incredibili. In quella che molti considerano la partita più bella dell’anno – specialmente per via di un terzo set stellare – Nole e Carlitos non si sono risparmiati, restando in campo per 3 ore e 49 minuti. Un’autentica battaglia, una guerra di nervi prima ancora che una semplice partita di tennis, vinta sul filo di lana da chi, di questi match, ne ha già giocati a bizzeffe. La vittoria a Cincinnati ha consegnato a Djokovic nuovi record, elencati qui con grande precisione da Giuseppe Di Paola, il cui contributo è stato fondamentale anche per la stesura di questo articolo. Ci siamo chiesti, dunque, quali fossero stati i match più lunghi di sempre a livello ATP, considerando soltanto le partite al meglio dei tre set. Ricordando che il record assoluto appartiene a John Isner e Nicolas Mahut, il cui primo turno a Wimbledon 2010 (vinto dallo statunitense) durò 11 ore e 5 minuti, abbiamo stilato una top5 degli incontri che sono durati di più nel circuito maggiore, partendo proprio dalla supersfida di domenica sera/notte. Tutti i minutaggi delle partite in questione sono stati verificati su atptour.com. #5 (ex aequo): Alcaraz-Djokovic, Cincinnati 2023 Tutto ciò che si poteva dire a proposito di Alcaraz-Djokovic è già stato ampiamente detto. Un match clamoroso, incerto fino all’ultimo istante e ricco di ribaltamenti di fronte, in cui Nole è riuscito anche a superare un colpo di calore. I rimpianti sicuramente non mancano per Carlitos, che ha di fatto rimesso in partita il suo avversario con un passaggio a vuoto sul 7-5 4-2, non riuscendo poi a concretizzare un match point nel tie-break del secondo set. Tie-break che è poi stato vinto dal serbo, che dopo 3 ore e 49 minuti ha trionfato 5-7 7-6(7) 7-6(4), lasciandosi andare in un’esultanza alla Carlos Berlocq, con la t-shirt strappata di forza al termine del match. #5 (ex aequo): Klizan-Youzhny, San Pietroburgo 2012 A pari merito con la finale di Cincinnati troviamo un match durato tanto uguale, ma forse leggermente meno spettacolare. Non ce ne vogliano Martin Klizan e Mikhail Youzhny – con il russo che è stato anche top10 nel 2008 – ma la location e la posta in palio erano un tantino diverse. Torniamo indietro di undici anni e andiamo virtualmente a San Pietroburgo, dove Youzhny e Klizan, rispettivamente n°1 e n°3 del tabellone, si giocano l’accesso alla finale dell’ATP250 russo. Ad attendere il vincitore di questa sfida c’è Fabio Fognini, che però non riuscirà a conquistare il titolo, venendo fermato in finale dallo slovacco. In 3 ore e 49 minuti Klizan rimonta e batte il padrone di casa, sconfiggendolo 6-7(11) 6-4 7-6(3). Recensione e prezzo: Cherkasov-Gaudenzi, Tel Aviv 1993 Il quarto match al meglio dei tre set più lungo nel circuito maggiore risale ad esattamente 30 anni fa, precisamente alla sfida tra Andrei Cherkasov e l’attuale presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi. L’italiano aveva battuto all’esordio il n°3 del seeding Brad Gilbert, attuale allenatore di Coco Gauff, e il padrone di casa Eyal Ran, presentandosi ai quarti di finale contro il russo Cherkasov, testa di serie n°5. Al termine di un match pazzesco, Gaudenzi non riuscì a far sua la partita, arrendendosi 6-7(6) 7-6(2) 7-5 dopo tre ore e 54 minuti. In semifinale il russo pagò la maratona precedente e cedette al n°2 del tabellone Amos Mansdorf, poi sconfitto in finale da Stefano Pescosolido, che coronò con un successo una settimana pazzesca in cui eliminò le teste di serie numero 1, 2, 4 e 6. Recensione e prezzo: Nadal-Moya, Chennai 2008 Per un solo minuto sul gradino più basso del podio ci sono Rafael Nadal e Carlos Moya, che all’alba del 2008 lottarono per quasi quattro ore nella semifinale dell’ATP250 di Chennai. Oggi sono dalla stessa parte, con il secondo a ricoprire il ruolo di allenatore del primo, ma allora non esitarono a spingersi al limite, dandosi battaglia per tre ore e 55 minuti. Alla fine fu Rafa ad imporsi in tre tie-break, salvando ben quattro match point al primo torneo stagionale. Finì 6-7(3) 7-6(8) 7-6(1) per Nadal, che arrivò stremato alla finale del giorno seguente, venendo letteralmente spazzato via da Mikhail Youzhny. Il russo, in uno dei momenti migliori della sua carriera, stravinse la finale col punteggio di 6-0 6-1, infliggendo a Nadal la peggior sconfitta della sua carriera. Recensione e prezzo: Nadal-Djokovic, Madrid 2009 Dove ci sono lotta, grinta e resistenza c’è anche Rafael Nadal, che non si accontenta e, dopo la nostra medaglia di bronzo, si prende anche quella d’argento. Poco più di un anno dopo Chennai, lo spagnolo torna protagonista di un’autentica maratona, una delle partite più belle, intense e spettacolari del decennio. Parliamo della semifinale del Masters1000 di Madrid contro Novak Djokovic, che ancora oggi rimane l’incontro più lungo al meglio dei tre set disputato a livello ‘1000’, nonché il più lungo tra le partite con tie-break al set decisivo. Quel giorno nella capitale spagnola si toccarono picchi di tennis clamorosi, con il padrone di casa che riuscì in qualche modo a rimontare un set di svantaggio e soprattutto a cancellare tre match point, prima di imporsi 3-6 7-6(5) 7-6(9) dopo 4 ore e 3 minuti. A proposito di match estenuanti, Djokovic ebbe poi la sua rivincita tre anni dopo, quando all’ultimo atto dell’Australian Open 2012 batté Rafa dopo 5 ore e 53 minuti, vincendo la finale Slam più lunga di sempre. Recensione e prezzo: Federer-Del Potro, Londra 2012 La partita più lunga di sempre nel circuito maggiore al meglio dei tre set è stata in realtà una partita atipica. Siamo alle Olimpiadi di Londra 2012 e sull’erba dell’All England Club, su quegli stessi campi che tre settimane prima avevano ospitato il torneo di Wimbledon, si affrontano Roger Federer e Juan Martin Del Potro. È un match importantissimo perché permette a chi lo vince di assicurarsi una medaglia olimpica, dato che la sfida tra lo svizzero e l’argentino è una semifinale. Dopo essersi spartiti i primi due parziali, Roger e Juan Martin non danno segni di cedimento e, in assenza di tie-break sul 6-6 al terzo, proseguono ad oltranza. Alla fine, dopo 4 ore e 26 minuti, Federer trionferà 3-6 7-6(5) 19-17, abbandonandosi in uno splendido abbraccio con il suo rivale al termine del match. In finale, unico incontro che si disputava al meglio dei cinque set, le pile dello svizzero erano comprensibilmente scariche. Il beniamino di casa Andy Murray trovò così la strada spianata verso il suo primo oro olimpico in singolare, con cui si prese anche la rivincita per la sconfitta patita appena tre settimane prima in finale a Wimbledon. Fuori dal circuito ATP: Challenger, ITF e le 4h41 a Cancun Nella compilazione della nostra classifica abbiamo scelto di attenerci soltanto al circuito ATP per via della difficoltà a reperire dati ufficiali per quanto riguarda le categorie minori (non che trovarli per il circuito maggiore sia stato facile, anzi!). Meritano comunque di essere citate, ad esempio, le 4 ore e 13 minuti che pochi mesi fa, al Tennis Club Cagliari, sono servite al francese Ugo Humbert per battere 6-7(11) 7-6(7) 6-4 il giapponese Taro Daniel. Non è però un record a livello Challenger, visto che la partita più lunga rimane quella disputata poche settimane prima da Calvin Hemery e Alexis Galarneau, vinta 6-7(8) 7-6(4) 7-6(4) dal primo dopo 4 ore e 21 minuti. Niente male, nel mondo ITF, la sfida tra Tiago Cação e Peter Goldsteiner ad ottobre 2018, risoltasi in 4 ore e 24 minuti in favore del primo col punteggio di 7-6(10) 3-6 7-6(7). Il record a tutti i livelli appartiene però al britannico Giles Hussey e al francese Constantin Bittoun Kouzmine, che sono riusciti a rimanere in campo addirittura per 4 ore e 41 minuti. A fine 2021 Hussey trionfò 6-7(7) 6-4 7-6(4) nel match più lungo di sempre al meglio dei tre set, giocatosi a Cancun a livello ITF. (Ha collaborato Giuseppe Di Paola) ...

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